Lavorare oggi
Di Ugo Morelli Hic et Nunc Le persone nel lavoro cercano le condizioni del bene vicendevole e di una civiltà possibile. Nella gestione delle situazioni lavorative non sempre si tiene conto di questa che è anche una domanda di civiltà e di sviluppo individuale. Il problema che tra gli altri vive oggi il lavoro è che ad esso non si educa e non si orienta. Il lavoro non è ritenuto un valore da chi deve pagarlo, ed è ritenuto quasi solo uno strumento da chi lo cerca e deve farlo. Non solo, ma come accade in genere per la profonda trasformazione indotta dall’infosfera e dalle tecnologie dell’informazione, invece che porre mano al potenziamento delle competenze e delle conoscenze per le nuove forme del lavoro, si assiste a una corale lamentazione sulla fine del lavoro a causa delle tecnologie. Per non parlare delle scelte assistenzialistiche e passivizzanti che si fanno e si propongono per affrontare la disoccupazione. Così, mentre in paesi come la Svezia più del quaranta per cento degli adolescenti dichiara di prevedere per sé un lavoro basato sulle attività manuali, in Italia quella percentuale scende al cinque per cento. Lo stesso vale per le professioni che sono richieste dall’evoluzione dell’economia e del mercato del lavoro in ragione della rivoluzione tecnologica e della crisi ambientale. Anche a livello locale l’educazione, l’orientamento e la formazione sembrano essere scaduti ad un livello da un lato routinario e dall’altro non corrispondente alle esigenze di innovazione che il tempo attuale richiede. Non si riesce a comprendere come mai nel tempo in cui l’investimento in formazione e competenze e in orientamento e sostegno al lavoro sarebbe più urgente, di fatto è più basso da sempre e non corrispondente a esigenze di innovazione. La questione forse più problematica riguarda l’andamento del rapporto domanda-offerta di lavoro. Appare sempre più chiaro che le poche opportunità di lavoro che si creano a livello locale, nella maggior parte dei casi, riguardano posizioni lavorative in cui le conoscenze e capacità richieste sono particolarmente basse. Un indicatore esplicito del basso indice di innovazione presente. Ciò vuol dire che uno dei principali problemi, la difficoltà del sistema locale ad offrire opportunità adeguate e corrispondenti a capacità elevate, è e rimane uno dei principali problemi sia sociale che economico. Il rapporto tra capacità e opportunità, com’è noto, è uno dei principali indicatori del livello di salute e sviluppo di un territorio e di un sistema socio-economico. Se le capacità elevate non incontrano le opportunità per esprimersi, e le capacità richieste sono di basso livello di conoscenza e competenze, a soffrirne è il valore del lavoro come fonte di autorealizzazione individuale e di sviluppo di un sistema locale. |