Educare al paesaggio *

Di Ugo Morelli.


Hic et Nunc

Una responsabilità individuale e collettiva di ampio respiro è oggi il riconoscimento delle interdipendenze esistenti tra paesaggio, ambiente, biodiversità e clima. In una sintesi abbiamo bisogno di renderci conto che sono cambiate profondamente le condizioni della nostra vivibilità. Un inverno come quello che stiamo vivendo parla da solo. La carenza di neve e di pioggia e una primavera che inizia in pieno inverno possono farci paura ma allo stesso tempo possono preparare un nuova consapevolezza dei problemi. La consapevolezza, si sa, deve essere sostenuta, stimolata, aiutata. È quello che si propone di fare una mostra di Tsm/Step, Il paesaggio trentino, che sarà inaugurata a Trento, a Le Gallerie di Piedicastello, il 24 febbraio 2016, alle ore 17.00. In collaborazione con il Muse, Museo delle scienze, e con la presenza dell’assessore Carlo Daldoss, saranno spiegate le ragioni che hanno portato la Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e il coordinatore del Comitato scientifico, prof. Bruno Zanon, a concepire un percorso di analisi e sostegno al riconoscimento del valore del paesaggio per una terra come il Trentino. Ci si potrebbe chiedere perché è così importante porre al centro dell’attenzione il tema del paesaggio. Sono gli anni in cui ci stiamo accorgendo della rilevanza della questione. Da tempo, comunque, il rapporto fra i sistemi viventi di cui siamo parte e i nostri modi di vivere e intervenire negli spazi della nostra esistenza, sono stati oggetto di avvedute e avanzate attenzioni. Basterebbe citare una posizione come quella del grande architetto Alvar Aalto: “Vorrei aggiungere il mio punto di vista, personale ed emotivo, che vede l’architettura e i suoi dettagli, in qualche modo, essere parte della biologia”. Questo significa riconoscere che il paesaggio e i modi in cui lo modelliamo, sia creandolo, sia utilizzandolo, o intervenendo con progetti urbanistici e architettonici, non è qualcosa che sta “là fuori” o solo intorno a noi, ma è parte concreta delle nostre vite e richiede scelte responsabili. Sì, perché coinvolge il territorio, l’ambiente, l’ aria, l’acqua, la nostra mobilità e la nostra economia. C’è stata nel tempo in Trentino una sobrietà nell’uso delle risorse e una particolare attenzione ad una valorizzazione appropriata e rinnovabile di esse. Ci sono stati in molti casi anche interventi e scelte inappropriate. Oggi è il tempo delle scelte oculate e giuste. Per essere possibili e soprattutto messe in atto, quelle scelte di chi governa hanno bisogno di una cultura diffusa e responsabile del paesaggio e della vivibilità. Che la mostra sia itinerante può aiutare i processi educativi di tutti e aumentare la nostra sapienza sulla vivibilità. Dice il salmo: "Ecco, tu ami la sincerità nell'interiore; insegnami dunque sapienza nel segreto del cuore." (Salmi 51:6).

*Corriere del Trentino