Avere una visione chiara di noi stessi
Di Ugo Morelli. Hic et Nunc Uno apre il Corriere del Trentino di domenica 17 gennaio e non ci crede. Il “vecchio che avanza” persiste tenacemente in una delle più importanti associazioni imprenditoriali che brilla per incapacità di innovazione. Abbiamo dovuto attendere il Commissario del Governo uscente per sentirci dire che “c’è più litigiosità e dai partiti non colgo una visione chiara”. Un guru della cooperazione ci illumina sul fatto che una riforma, quella del Credito Cooperativo, che ha visto le tattiche trentine perdere ad ogni mossa, darà a Trento “molti vantaggi”. Ma che cosa sta succedendo? Mentre a Bisanzio si litiga e traffica l’impero brucia? Dove sta almeno quella sana tradizionale sobrietà propria della cultura civica trentina che, magari aveva un timbro conservatore, ma era riuscita ad imprimere una prospettiva evolutiva in grado di accompagnare una trasformazione verso la modernità, e ad assicurare al Trentino un disegno e una prassi adatte alle dinamiche in corso fino a qualche anno fa?. Da quando il locale e il globale si sono fusi diventando la stessa cosa, o abbiamo inseguito imitazioni spericolate, o abbiamo languito in una palude tra dipendenza dall’assistenzialismo pubblico e celebrazione di tradizioni svuotate di senso e valore. Non siamo, insomma, riusciti a darci un colpo d’ala necessario per far vivere l’autonomia all’altezza del presente. Le divisioni nei partiti, ricordate dal Commissario, sono solo un indicatore dello stato delle cose. Emerge un accanimento imbarazzante che sa troppo di individualismo e di “poltronismo” per non essere uno specchio dei tempi. Ci sono eventi e dinamiche che fanno venire in mente il profeta Isaia: "Costoro prelevano l'oro dalla borsa, pesano l'argento nella bilancia, pagano un orefice perché ne faccia un dio, per prostarglisi davanti, per adorarlo. Se lo caricano sulle spalle, lo trasportano, lo mettono sul suo piedistallo; egli sta in piedi e non si muove dal suo posto; benché uno gridi a lui, non risponde, né lo salva dalla sua afflizione. Ricordatevi di questo e mostratevi uomini!" (Isaia 46:6-8). La cosa che risulta più grave in tutto questo è che simili circostanze oscurano e rendono difficili da affermare e estendere le tante cose importanti che sono accadute e stanno accadendo. Il tentativo di mettere al centro i vantaggi competitivi delle comunità trentine, con le scelte fatte su paesaggio, territorio, ambiente e urbanistica; le attuali decisioni sulla mobilità e sulla collocazione del Trentino in Europa; gli investimenti in istituzioni culturali di profilo internazionale; le altre significative scelte strategiche fatte da una rete minoritaria ma rilevante di imprese e associazioni. Mentre la casa editrice Il Margine lancia un programma per celebrare i 500 anni dalla pubblicazione de L’utopia di Tommaso Moro, l’auspicio è che le componenti della società trentina che stanno lavorando per il presente e il futuro si affermino e si mostrino all’altezza della situazione.
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